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nuove informazioni utili in riferimento al progetto Erasmus

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I buoni per l’acquisto di prodotti senza glutine vengono erogati in Italia dall’ATS/ASL di riferimento territoriale e al momento sono spendibili nell’ambito provinciale o regionale italiano dove si è fissata la residenza (in base alle normative regionali vigenti). Ad oggi non ci sono accordi con Paesi stranieri, e quindi non vi è la possibilità che vengano accettati all’estero. In caso di trasferimento in altro Paese dello spazio SEE (UE + Norvegia, Islanda e Liechtenstein) o Svizzera è però previsto di avere accesso alle forme di assistenza previste dal Paese di permanenza.

In generale uno studente, un pensionato o un lavoratore distaccato all’estero può, infatti, usufruire dell’assistenza sanitaria nell’UE e spazio SEE e Svizzera al pari di un cittadino dell’Ue e spazio SEE e Svizzera a carico del Servizio Sanitario Italiano, purché prima di partire richieda per tempo ed ottenga il modello S1, alla ASL di residenza italiana. È necessario trasferire la residenza nel luogo del trasferimento e si perderà per il periodo del trasferimento il diritto al medico di medicina generale in Italia.

In questo modo, si avrà diritto alla stessa forma di assistenza per i celiaci prevista in quel Paese (che però, di norma, non è mai pari a quella italiana).

Per avere i riferimenti sul Punto di Contatto del Paese dove il cittadino italiano si dovrà recare per iscriversi alla Cassa Mutua del Paese dove risiederà ed ottenere tutte le prestazioni sanitarie previste per i cittadini residenti, si possono utilizzare le informazioni e i contatti riportati al questo link (Punto di Contatto Nazionale). Per ulteriori chiarimenti si può contattare l’Ente di Collegamento della nazione. Per avere i riferimenti sul Punto di Contatto Nazionale del paese UE dove il cittadino italiano si dovrà recare, si può inviare una richiesta al Punto di Contatto italiano all’indirizzo ncpitaly@sanita.it.

Per maggiori informazioni sulle forme di assistenza all’estero, sul reperimento di prodotti senza glutine all’estero e più in generale sulle attività al servizio dei celiaci, qui si trova l’elenco delle Associazioni europee. Un altro utile riferimento, soprattutto per i giovani che viaggiano o soggiornano all’estero, è dato dal Travel Net del Coeliac Youth of Europe che fornisce anche gli indirizzi di contatto dei delegati CYE, che possono essere molto utili ad aiutare i giovani celiaci che soggiornano all’estero.

Segnaliamo che, nel caso in cui uno studente si dovesse recare all’estero per l’Erasmus+, è possibile presentare candidatura in qualità di studente “con bisogni speciali” alla propria Università per poter accedere a specifici contributi previsti per i bisogni speciali Erasmus+: vedi la pagina “Partecipanti con bisogni speciali“ del sito “erasmusplus”. Questo sistema è ad oggi ancora poco noto, ma se si è affetti da Celiachia si può accedere alla possibilità di vedersi rimborsate le spese per gli alimenti senza glutine acquistati durante il soggiorno estero, fino ad un massimale, che varia leggermente da regione a regione, comparabile comunque a quello dei buoni mensili utilizzati in Italia. Per l’acquisto degli alimenti non vi è una lista di riferimento, ma la clausola principale è quella di conservare tutti gli scontrini o ricevute degli acquisti effettuati, dai quali sia possibile dedurre che gli alimenti acquistati sono senza glutine. L’importo massimo rimborsabile è dato dal numero di mesi di soggiorno all’estero del partecipante moltiplicato per l’importo attribuito dalla Regione di appartenenza mensilmente.