Fin dalla sua origine, l’Associazione Italiana Celiachia si è fatta interprete presso tutte le Istituzioni dei diritti della popolazione celiaca al fine di facilitarne la vita quotidiana. L’attività di presenza e sensibilizzazione verso le Amministrazioni Regionali e Locali esercitata da AIC Toscana APS si è tradotta in importanti provvedimenti legislativi.
La presenza di un Tavolo permanente sulla celiachia, a cui partecipa AIC Toscana, ha permesso alla Toscana di essere la prima regione d’Italia a dotarsi di un percorso assistenziale dedicato per la celiachia e la dermatite erpetiforme, già dal 2004.
Anche per quanto riguarda il riconoscimento del diritto di poter consumare in tranquillità un pasto senza glutine fuori casa (al ristorante, in pizzeria, nelle mense pubbliche) la Regione Toscana è, ancora una volta, la prima a pubblicare linee guida per la preparazione/somministrazione di alimenti non confezionati senza glutine destinati direttamente al consumatore finale; questo importante traguardo ha permesso ad AIC di creare una rete di esercizi formati sul senza glutine che conta ad oggi oltre 500 esercizi aderenti al network AFC.
Normative nazionali
Puoi consultarle tutte al sito Celiachia.it
Tavolo regionale
Decreto n° 7899 del 08-06-2017 – costituzione tavolo tecnico permanente per l’approfondimento degli aspetti sanitari ed assistenziali dei soggetti affetti da celiachia
Il Decreto 1881 del 26 marzo 2003 ha previsto la costituzione di un gruppo di lavoro per l’approfondimento degli aspetti sanitari ed assistenziali legati alla celiachia e ha previsto tra gli obiettivi di lavoro anche la definizione del percorso assistenziale. E’ un tavolo che ha dato importanti risultati creando un percorso unico in tutta la regione finalizzato a garantire ai celiaci toscani qualità e uniformità nei servizi a loro dedicati. – Il Decreto è sostituito dal più recente DDRT 7899/2017
Erogazione prodotti SG
La Delibera 1397 del 10 dicembre 2018 ha per oggetto l’erogazione prodotti privi di glutine a soggetti aventi diritto a seguito dell’entrata in vigore del Decreto Ministeriale 10 agosto 2018 revocando la delibera GRT n. 1186 del 17 dicembre 2012 “Erogazione prodotti privi di glutine a soggetti aventi diritto” a far data dal 1 Gennaio 2019.
Delibera n° 604 del 05-06-2017 – Dematerializzazione buoni cartacei – Utilizzo del software denominato “CELIACHIA@_RL”
La Delibera 1186 del 17 dicembre 2012 ha avuto per oggetto l’erogazione prodotti privi di glutine a soggetti aventi diritto. Ha stabilito i tetti di spesa individuati dalla delibera relativi ai prodotti destinati ad una alimentazione particolare in vigore dal 1 gennaio 2013. E’ abrogata dalla successiva DGRT 1397/2018
La Delibera GR 1127 del 21 novembre 2005 stabilisce le “direttive per l’erogazione dei prodotti privi di glutine ai soggetti aventi diritto”, prevedendo il rilascio di un blocchetto di buoni mensili di taglio diverso per le varie fasce d’età, che potranno essere spesi in farmacie convenzionate ed esercizi autorizzati all’attività di commercio nel settore merceologico-alimentare, fra cui anche supermercati e negozi autorizzati. Con questa delibera, la Regione Toscana è stata la prima di tutto il territorio nazionale ad aprire le porte all’erogazione dei prodotti nella GDO.
La Delibera GR 246 del 1 marzo 2000 ha stabilito modalità omogenee su tutto il territorio di erogazione dei prodotti dietoterapeutici per i soggetti affetti da celiachia; ha previsto l’inserimento nella programma-zione di corsi per i medici di medicina generale e segnato l’inizio di una costante relazione con la Regione. Abrogata dalle successive.
Diagnosi e Follow up
La Delibera 782 del 10 luglio 2023 stabilisce un nuovo pacchetto diagnostico preparato dai centri regionali di riferimento e messo a disposizione dei Medici di Medicina Generale (MMG) per definire un adeguato sospetto e per un buon follow up della patologia celiaca.
La Delibera 904 del 6 settembre 2021 stabilisce l’apertura del terzo Centro di riferimento regionale per la diagnosi e il trattamento della celiachia presso l’unità di Gastroenterologia dell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana.
Il nuovo Centro di riferimento regionale per la celiachia dovrà intervenire in tutti i casi controversi e di difficile approccio diagnostico; valutare i risultati uniformando le metodiche nei vari presìdi di rete; svolgere un’attività di educazione e di ricerca; e coordinare i presìdi di rete.
Approvazione “Percorso Diagnostico, Terapeutico e Assistenziale (PDTA)
relativo alla Dermatite erpetiforme” prodotto dalla S.O.S. Malattie Rare Dermatologiche, U.O.
Complessa di Dermatologia I della USL Toscana Centro di Firenze, di cui all’All. A, parte
integrante e sostanziale del presente atto, già analizzato presentato dal Tavolo permanente sulla
celiachia al settore competente della Direzione Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale.
Delibera_4_del_07-01-2020
Delibera_4_del_07-01-2020-Allegato-A
Recepimento dell’accordo 6 luglio 2017 tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano sui requisiti tecnici, professionali ed organizzativi minimi per l’individuazione dei presidi sanitari deputati alla diagnosi di celiachia. Approvazione del nuovo percorso celiachia in Toscana.
Delibera_22_del_15-01-2018
Delibera_22_del_15-01-2018-All.A
Delibera_22_del_15-01-2018-All.B
Recepimento Accordo del 30 luglio 2015 tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano sul “Protocollo per la diagnosi e il follow up della celiachia”. Successivamente integrato nella DGRT 22/2018
Delibera_1059_del_09-11-2015
Delibera_1059_del_09-11-2015-Allegato-1
La Delibera GR 570 del 14 giugno 2004 ha definito e individuato per la prima volta le strutture dedicate alla diagnosi e cura della malattia celiaca sul territorio toscano, facendo riferimento al decreto sulle malattie rare. Tali strutture, definite presidi di rete, hanno competenze per: la diagnosi, il bilancio di salute, il follow up, l’educazione sanitaria, la ricerca. L’obiettivo di AIC Toscana è stato quello di avere un presidio per ogni Azienda USL e di affiancare al centro di riferimento regionale per la celiachia dell’adulto dell’AO di Careggi di Firenze, un centro di riferimento per la celiachia del bambino presso l’ospedale Meyer di Firenze. I presidi vengono aggiornati periodicamente.
La Delibera GR 723 del 26 luglio 2004 ha stabilito il primo “percorso assistenziale del paziente con celiachia”. Viene riconosciuto ad AIC Toscana il ruolo di attivo interlocutore e collaboratore delle strutture del servizio sanitario regionale. L’obiettivo è quello di uniformare l’assistenza sanitaria su tutto il territorio toscano: ribadisce il diritto all’esenzione per le prestazioni sanitarie che rientrano nei LEA (livelli essenziali di assistenza) e per le indagini genetiche sui familiari di primo grado del celiaco; riconosce che anche i prodotti s.g. erogabili rientrano nei LEA e introduce la possibilità di nuovi canali di approvvigionamento; consente, previa autorizzazione e all’interno del territorio toscano, di utilizzare la propria scheda per l’erogazione dei prodotti s.g. anche in una Azienda USL diversa da quella di residenza, qualora ve ne sia necessità per motivi di studio, salute, lavoro o vacanza. E’ abrogata dalla DGRT 22/2018
Alimentazione
DGR 1128/2020 Linee di indirizzo regionali inerenti la preparazione/somministrazione di alimenti non confezionati senza glutine destinati direttamente al consumatore finale. Revoca D.G.R. n.180/2018
LA GIUNTA REGIONALE delibera con questo atto:
1. di revocare per le ragioni espresse in narrativa, la D.G.R. n. 180 del 26/02/2018;
2. di approvare il nuovo documento “Linee di indirizzo regionali inerenti la preparazione/somministrazione di alimenti non confezionati senza glutine destinati
direttamente al consumatore finale” di cui all’Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto, in cui al paragrafo “Formazione” è stabilito di consentire alle Aziende UU.SS.LL di organizzare i corsi finanziati con le risorse ministeriali derivanti dalla legge 123/2005;
3. di confermare che la formazione professionale degli operatori del settore alimentare in materia di celiachia debba essere proposta nel rispetto della L.R. 32 del 26/07/2002, della D.G.R. n. 1407/2016 e sue modifiche, delle modalità attuative previste nella D.G.R. n. 559/2008, e delle Linee di indirizzo allegate al presente atto;
4. di dare mandato alle Aziende UU.SS.LL. di implementare le attività formative in tema di celiachia previste e finanziate con Decreto Dirigenziale n. 16472 del 6/11/2017, nel rispetto delle indicazioni fornite nell’Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto.
Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi degli articoli 4, 5 e 5 bis della l.r. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art. 18 della l.r. 23/2007.
Decreto n° 20226 del 18.12.2018 – A partire dal 2019 tutti coloro che hanno a che fare ,anche temporaneamente con gli alimenti (confezionati e non) sia con un contatto diretto che indiretto (cuochi- baristi- pasticcieri- coadiuvanti in gastronomia ecc.) devono essere formati anche su:
a) le buone pratiche da seguire durante le diverse fasi del ciclo produttivo…con particolare attenzione alla contaminazione da glutine
b) modalità di controllo del rischio allergeni con focus sul rischio glutine.
Delibera n.180 del 26/02/2018 – Linee di indirizzo regionali inerenti la preparazione/somministrazione di alimenti non confezionati senza glutine diretti al consumatore finale. Revoca DGR 1036/2005.
LA GIUNTA REGIONALE delibera con questo atto:
1. di revocare la deliberazione n. 1036 del 24 ottobre 2005;
2. di approvare il nuovo documento “Linee di indirizzo regionali inerenti la preparazione/somministrazione di alimenti non confezionati senza glutine destinati
direttamente al consumatore finale” definito nell’Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto, il quale, elaborato sulla base del criterio della valutazione del profilo di rischio di contaminazione da glutine dell’impresa alimentare, definisce:
* i requisiti strutturali e gestionali necessari per una corretta conduzione di un’attività di preparazione e/o somministrazione di alimenti senza glutine destinati direttamente al consumatore finale;
* la rimodulazione del corso di formazione professionale specifico in tema di celiachia per alimentaristi, differenziando destinatari, contenuti e durata dello stesso in relazione alla tipologia dell’attività alimentare;
3. di stabilire che la formazione professionale degli operatori del settore alimentare in materia di celiachia debba essere proposta nel rispetto della L.R. 32 del 26/07/2002, della D.G.R. n.1407/2016 e sue modifiche, in conformità alle modalità attuative previste nella D.G.R.559/2008, nonché nel rispetto di quanto esplicitamente indicato nelle Linee guida allegate al presente atto.
Delibera_180_del_26-02-2018
Delibera_180_del_26-02-2018-Allegato-A
La Delibera 504 del 30 giugno 2008 “Celiachia: azioni, indicazioni attuative alle Aziende USL e criteri di ripartizione dei finanziamenti di cui agli artt. 4 e 5 della legge 123/05” riguarda l’assegnazione dei finanziamenti, previsti dalla legge 123/05, ai soggetti erogatori di pasti senza glutine somministrati nelle mense delle strutture scolastiche e ospedaliere e nelle mense delle strutture pubbliche e prevede la realizzazione di attività di formazione per docenti degli istituti alberghieri, nonché moduli formativi per ristoratori ed albergatori. Le Aziende USL sono quindi in grado di proseguire il percorso già attivato con il precedente decreto e continua la stretta collaborazione con AIC per l’organizzazione di corsi realizzati e in itinere su tutto il territorio.
Il Decreto 6161 del 11 novembre 2005 concretizza la delibera 1036 attraverso il finanziamento del progetto “A tavola con la celiachia per non farne una malattia. Finanziamento alle aziende sanitarie locali”, i cui obiettivi principali sono: i corsi di formazione per ristoratori; la definizione degli standard di contaminazione ambientale da glutine; gli incontri informativi per celiaci; la realizzazione di materiale didattico e informativo.
La Delibera GR 1036 del 24 ottobre 2005 “Linee guida per la vigilanza sulle imprese alimentari che preparano e/o somministrano alimenti preparati con prodotti privi di glutine e destinati direttamente al consumatore finale” segna un importantissimo traguardo per i celiaci toscani e nuovamente porta la Regione Toscana ad essere la prima in Italia ad aver normato l’attività di ristorazione. La delibera riconosce ai celiaci il diritto di poter consumare in tutta tranquillità un pasto s.g. fuori casa, al ristorante, in pizzeria, nelle mense pubbliche. Per la prima volta si riconosce la necessità di gestire in maniera strutturata la ristorazione senza glutine, ampliando un progetto dell’AIC nazionale in un documento di istituzione pubblica come la Regione Toscana. L’informazione ai ristoratori diventa vera e propria formazione tenuta da Aziende USL in collaborazione con AIC. Il documento individua tutti i passaggi, dallo stoccaggio delle materie prime (anche congelate) alla lavorazione e poi somministrazione, prevedendo l’adeguamento dei piani di autocontrollo (Haccp). Tutti gli operatori devono seguire un corso di formazione specifico sulla celiachia, tenuto da medici, dietisti, tecnici della prevenzione, cuochi, tutti con una comprovata esperienza professionale nell’ambito della celiachia. La Azienda USL ha il compito di vigilare sul rispetto delle regole. E’ revocata dalla DGRT 180/2018.
Delibera_linee_guida_1036-2005
Delibera_linee guida_1036-2005_allegati